- no alla privatizzazione di Aim
- no alla svendita dei servizi pubblici ai privati
- i servizi pubblici (trasporti, sanità,…) devono stare sotto il controllo degli utenti e dei lavoratori
- blocco totale della cementificazione delle aree agricole
- piano di bonifica e conversione in verde pubblico di tutti i siti abbandonati e/o contaminati
- piano di ristrutturazione delle case sfitte per ridare lavoro agli operai edili
- diritto alla casa per tutte/i
- piano di assegnazione gratuita delle case sfitte (7.000 appartamenti in città) ai bisognosi
- apertura di spazi sociali gratuiti ed autogestiti per i giovani e i pensionati
- asili e scuole pubbliche, no ai finanziamenti agli asili privati
- abrogazione delle ordinanze contro i mendicanti, la lotta alla povertà non si fa con blitz repressivi ma mettendo in campo servizi sociali e mediatori culturali
- basta sprecare migliaia di euro con l’installazione di telecamere
- i luoghi di cultura devono avere una proposta artistica collettiva condivisa da artisti e utenti
- pari opportunità per i cittadini disabili
- lotta all’inquinamento, piste ciclabili e trasporto pubblico gratuito a corse continue
- reddito sociale per disoccupati e precari
- nazionalizzazione sotto controllo operaio delle aziende che chiudono, delocalizzano o licenziano
- no Tav, né a Vicenza né altrove, più finanziamenti ai treni per i pendolari
- no al razzismo: unità di classe fra lavoratori nativi ed immigrati
- No al Dal Molin-Del Din, No alla Caserma Ederle, No a Site Pluto
- chiusura e conversione ad uso civile di tutte le basi militari
- nessuno spazio ai fascisti, impedire la creazione dei covi di Casapound e Forza Nuova
Alternativa Comunista partecipa alle elezioni non riponendo in esse nessuna illusione, usandole solo come tribuna per amplificare il programma e la prospettiva di unificare e far crescere le lotte studentesche e dei lavoratori in direzione di un’alternativa rivoluzionaria.
Oggi è necessario ricostruire una coscienza di classe ed è urgente la costruzione di una piattaforma in grado di unificare in un fronte unico di lotta i lavoratori delle industrie e dei servizi, del commercio e del pubblico impiego, i disoccupati e i lavoratori precari, i lavoratori italiani e immigrati. Una piattaforma contro i programmi di austerità e le politiche che scaricano la crisi del capitalismo sulla classe lavoratrice. Portiamo avanti un programma che ponga la necessità di un governo dei lavoratori per i lavoratori, un governo socialista!
I nostri candidati sono i tribuni del nostro programma, i nostri eventuali eletti non avranno, per statuto del partito fin dalla sua nascita, nessun privilegio economico.